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Associazione Luciano Lama
Accogliamo, educhiamo e cresciamo bambini della Bosnia Erzegovina e con i progetti di cooperazione cerchiamo di contribuire a migliorare le condizioni sociali
…E grazie alla tua firma, continueremo a sostenere anche i loro sogni e le loro aspirazioni.
L’Associazione Luciano Lama inizia la sua attività durante la guerra nei Balcani, ha organizzato inizialmente insieme alla CGIL siciliana convogli umanitari destinati ai campi profughi, inoltre, da oltre 25 anni svolge attività di cooperazione e solidarietà principalmente rivolta a minori provenienti dai diversi orfanotrofi della Bosnia Erzegovina. In questi lunghi anni il rapporto di affetto tra questi bimbi poco fortunati e la rete di accoglienza che vive attorno la nostra associazione sono diventati sempre più forti e continuativi.
Uno dei pilastri su cui si basano i progetti dell’associazione è la #continuità.
Quello che le famiglie italiane fanno oggi:
Cercano di creare una solida base per il futuro dei bambini bosniaci.
Creano un ponte di amore e solidarietà che permette di mantenere i rapporti anche quando da bambini diventano adulti.
Le storie dei nostri bambini
SCOPRI COME DONARE
Modello 730
Possono presentare il Modello 730 i dipendenti e/o pensionati con spese da detrarre.
Ecco come fare:
Ricezione:
Puoi scaricare il Modello 730 direttamente dal sito delle Agenzie delle Entrate. In alternativa, puoi rivolgerti agli Uffici comunali del tuo Comune di appartenenza.
Compilazione:
Cerca il box con la dicitura “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…”, inserisci il codice fiscale
ASSOCIAZIONE LUCIANO LAMA 91017290866 e firma.
Consegna:
Puoi consegnare il Modello 730 compilato e firmato presso il CAF di zona o il tuo commercialista. È possibile presentarlo anche al tuo datore di lavoro, se rientra nell’elenco degli abilitati alla trasmissione del Modello.
Entro il 23/07/2018 – con consegna al CAF o commercialista.
Entro il 07/07/2018 – con consegna al datore di lavoro.
Certificazione Unica
Possono presentare la Certificazione Unica tutti i lavoratori dipendenti senza altri redditi e senza spese da detrarre.
Ecco come fare:
Ricezione:
Il datore di lavoro ti consegnerà il modello relativo alla destinazione del 5xmille insieme alla Certificazione Unica.
Compilazione:
Cerca il box con la dicitura “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…”, inserisci il codice fiscale
ASSOCIAZIONE LUCIANO LAMA 91017290866 e firma.
Consegna:
Entro il 31/10/2018 – Consegna il modello compilato e firmato presso gli uffici postali. È gratis.
Modello Unico
Possono presentare il Modello Unico tutti i contribuenti.
Ecco come fare:
Ricezione:
Puoi scaricare il Modello Unico direttamente dal sito delle Agenzie delle Entrate.
Compilazione:
Cerca il box con la dicitura “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative…”, inserisci il codice fiscale
ASSOCIAZIONE LUCIANO LAMA 91017290866 e firma.
Consegna:
Consegna il Modello Unico compilato e firmato presso gli uffici postali. In alternativa, puoi rivolgerti al CAF di zona, o al tuo commercialista, che lo invieranno in forma telematica.
Entro il 31/10/2018 – con consegna per via telematica.
COME UTILIZZIAMO IL TUO 5X1000
L’Associazione Luciano Lama
– ACCOGLIE –
Siamo in prima linea per il progetto solidaristico di accoglienza temporanea in favore di minori bosniaci, i minori che vengono accolti arrivano qui con storie diverse, accomunate da una pregressa esperienza.
Nell’esperienza associativa è maturata la consapevolezza del valore dell’accoglienza: una ricchezza già vissuta che si è trasformata in un desiderio di condivisione e trasmissione ad altri.
Fino ad oggi abbiamo organizzato 50 accoglienze per minori provenienti dalle 3 etnie: ortodossi, cattolici e musulmani e la 51^Accoglienza è in fase di realizzazione.
L’Associazione Luciano Lama
– COOPERA –
- L’impegno e il sostegno verso la popolazione dei Balcani inizia nel 92 con i primi convogli umanitari verso i campi profughi;
- Nel 1995 abbiamo costruito a Mostar un forno con annesso mulino, per aiutare in modo concreto la ripresa delle attività economiche per migliorare le condizioni di vita della popolazione locale sopravvissuta alla guerra;
- Centro multietnico diurno “Il sorriso” (Visegrad Settembre 2003): abbiamo ristrutturato un edificio ed è stato destinato come centro culturale per permettere a circa 100 giovani, sia della città che dei paesi limitrofi, per agevolare la socializzazione tra i giovani;
- Centro polifunzionale con annesso laboratorio di ceramica rivolto ai giovani (Srebrenica Novembre 2009); Il progetto ha favorito ai giovani ragazzi bosniaci, strumenti e luoghi per la formazione professionale e autonoma, capace di offrire loro nuove opportunità di lavoro;
- “La Speranza” (Zenica Novembre 2009): obiettivo principale del progetto è stato quello di creare un centro per minori nel tentativo di fronteggiare in maniera adeguata le dinamiche devianti presenti tra i minori , rispondendo al bisogno di aggregazione, rafforzando il sistema scolastico e riducendo il fenomeno della dispersione scolastica;
- “Più uguali più felici per Ilijas”( Ilijas Novembre 2009): abbiamo attrezzato e avviato un centro sociale, culturale e di formazione orientato all’organizzazione e gestione dell’attività del cucito da parte delle donne vedove di guerra ma anche un laboratorio informatico e spazi destinati anche ai figli;
- Costruzione Casa Famiglia per giovani provenienti dagli orfanotrofi bosniaci (Mostar Ottobre 2014): sta favorendo l’inserimento lavorativo dei giovani “dismessi” dagli orfanotrofi. Il progetto fornisce ai giovani bosniaci, strumenti e luoghi per la formazione professionale, li avvia ad attività imprenditoriali capaci di autosostenersi e li inserisce nel tessuto lavorativo del Comune di appartenenza, attraverso l’avvio di attività imprenditoriali legate al turismo e al settore agricolo. La formazione professionale, migliora la crescita sociale ed economica attraverso le sinergie che formano lavoratori responsabili alle esigenze e ai cambiamenti delle offerte di lavoro, attraverso la formazione di cittadini responsabili, qualificati e sensibili ai problemi comuni che affliggono le società moderne.
L’Associazione Luciano Lama
– FORMA –
Il progetto denominato FOSBI – Formazione Orientamento Sostegno Badanti Immigrate – è stato rivolto a 20 donne immigrate (provenienti dalla Romania, Polonia, Filippine, Tunisia, Marocco) disoccupate della provincia di Enna e comuni limitrofi.
Nello specifico il Progetto, così come previsto dall’Avviso di riferimento (Avviso Pubblico n.1 2011 per la realizzazione di progetti volti all’inclusione socio-lavorativa di soggetti in condizione di disagio ed esclusione sociale – POR Sicilia 2007/2013), si è articolato in 5 fasi principali, di seguito elencate:
- I Fase: ricerca, analisi del territorio, delle esigenze formative, azioni di sensibilizzazione e azioni di sistema;
- II Fase: formazione, orientamento e attività di alfabetizzazione;
- III Fase: misure di accompagnamento;
- IV Fase: azioni d’inserimento lavorativo e di sostegno per la creazione di lavoro autonomo e/o dipendente;
- V Fase: Diffusione dei risultati
L’Associazione Luciano Lama
– CREA OCCASIONI DI INTEGRAZIONE –
Il progetto “CUCI.TURA Cucina e Cultura” ha voluto creare attraverso un laboratorio di cucina delle occasioni di incontro fra tutte le diverse culture presenti sul territorio ennese.
Gli immigrati sono stati preparati attraverso la formazione linguistica; insieme agli autoctoni è stato organizzato poi un breve ciclo di focus group durante il quale si è discusso del cibo e del cucinare come ricerca di identità, radice culturale, momento creativo, opportunità di interazione e integrazione;
il progetto si è sviluppato con il laboratorio di cucina guidato da uno chef professionista che ha veicolato l’interazione culinaria e da un mediatore culturale e un facilitatore che hanno sostenuto il gruppo misto durante le attività.
L’Associazione Luciano Lama
– PROMUOVE LA PREVENZIONE DEL DISAGIO MINORILE –
Il progetto “GiovanEnna” è stato realizzato nel territorio del Comune di Enna, la scelta di operare su azioni rivolte alla prevenzione delle devianze giovanile e minorili, è nata dalla consapevolezza che il contesto sociale presenta una realtà giovanile con elevate tendenze devianti: quali elevati consumi di stupefacenti ed alcol soprattutto diffuse nei minori. I giovani hanno partecipato a diversi laboratori quali cineforum, corsi musicali, teatrali e informatici;
Nell’ambito delle attività previste nel progetto ARTEGIO’ la Luciano Lama ha collaborato, realizzando diverse iniziative a favore di minori in condizioni disagiate con grande impegno culturale e sociale. Tra le iniziative si inserisce quella relativa alla Biblioteca Vivente. Persone che hanno messo a disposizione la propria esperienza di vita, da cui si trae opportunità di apprendimento, in modo da potersi aprire ad un confronto e dialogo tra membri facenti parte di una stessa comunità.
Ma l’Associazione Luciano Lama
– NON SI FERMA –
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Associazione Luciano Lama
L’Associazione nel suo voler continuare ad operare verso gli ultimi e gli emarginati, verso i popoli dimenticati, ha iniziato a guardare verso l’Africa. Precisamente verso la regione del Sahara occidentale; è una regione del Nord Africa, ex colonia spagnola, il cui territorio è conteso tra il Marocco e il Fronte Polisario; quest’ultimo ne ha dichiarato l’indipendenza proclamando la Repubblica Democratica Araba dei Saharawi.
Il popolo Saharawi che non ha accettato la dominazione Marocchina; vive ormai da 42 anni nei campi profughi a sud di Tindouf in Algeria.
L’associazione ha già intrapreso i primi contatti con una O.N.G. locale, per realizzare un progetto su “Promozione dei diritti umani nei campi profughi Saharawi” indirizzata ai formatori ed educatori locali. I principali destinatari del progetto sono gli studenti delle scuole medie superiori e le donne dei campi profughi.
Il progetto intende fornire ai soggetti strumenti generali di analisi sui principali concetti dei diritti umani per poter poi focalizzare l’attenzione sulle violazioni subite.
Inoltre sempre nei campi stiamo verificando la possibilità di utilizzare l’aridocoltura per creare orti familiari con il sistema delle coltivazione fuori suolo con metodo idroponico che permette coltivazioni senza terra, risparmiando ed in parte riciclando l’acqua utilizzata.
In aggiunta l’Associazione punta a realizzare il sogno di una piantagione di Ulivi, nei territori liberati, considerato che l’Olio non viene utilizzato solo come alimento ma come base per prodotti medicamentarie.